Nel 2000 sono andato a vivere in una casa sulle colline di Brisighella, attorniata da un podere di 7 ettari, un ettaro era di vigna, uno di albicocchi, poi c’erano centoventi ulivi, un ettaro di seminativo abbandonato, e tutto il resto era bosco.

Mauro Valli – Canzone Sesta (Capriccio Per Camera), 2014

Subito è scattata la passione, ho iniziato a curare le coltivazioni esistenti seguendo i principi della coltivazione biologica, a impiantare i campi incolti con carciofi mandorli noci e farro, e a produrre vino, olio di oliva, carciofini sott’olio e confetture.

La mia vita nel podere dal 2000 a oggi è la storia di un continuo miglioramento delle coltivazioni e delle condizioni del suolo, e di un perenne affinamento nella produzione di alimenti salubri e genuini. In particolare la produzione di vini di alta qualità è l’attività più appassionante e impegnativa. Negli anni, oltre ad avere restaurato gran parte della vecchia casa, ho creato la cantina, messa a norma e attrezzata di ottime botti in rovere. Ho scelto la difficile strada della vinificazione completamente naturale, in assenza di lieviti e di solfiti, per poter offrire un vino assolutamente salutare ed esente da rischi di reazioni allergiche o intolleranze alla anidride solforosa. Alla moda delle barriques di origine francese ho preferito la tradizione italiana delle grandi botti, di capienza dai settecento ai millecinquecento litri, per ottenere un vino più equilibrato, senza troppo gusto di legno e col sapore dell’uva predominante.

Ma l’ovvio segreto per la produzione di ottimi alimenti è la qualità della materia prima, a iniziare dal vino: un’uva eccellente e sana produrrà naturalmente un eccellente vino. Da qui la passione per la cura e il rispetto del terreno e delle piante, e per il mantenimento delle loro ottimali condizioni nutritive, dove lavorazioni leggere del terreno, concimazioni alternate di organico e sovescio, e assenza totale di prodotti di sintesi chimica e di concimi pellettati o concentrati (che alterano un naturale equilibrio organico del terreno) sono le linee guida di una produzione non forzata, alla ricerca della qualità piuttosto che della quantità. La vigna in particolare è seguita maniacalmente da maggio a settembre: con adeguate potature scacchiature e diradamenti del frutto si offre a ogni pianta la possibilità di lavorare in modo non forzato e mirato alla produzione di un’uva ricca di zuccheri e di sostanze, concentrata nel gusto e nei sapori. La vendemmia avviene al momento della giusta maturazione, senza attendere un frutto stramaturo, ma giusto per produrre un vino giovane e fresco. C’è un tempo per ogni cosa… tutto sta a intuire il tempo giusto!